La globalizzazione delle dinamiche di mercato implica il ripensamento delle modalità produttive in nome dell’efficienza dei processi, dell’integrazione tecnologica e dell’organizzazione della catena del valore: in poche parole, Industria 4.0. In Italia la quarta rivoluzione industriale vale oltre 1 miliardo di euro ma la sua portata non è ancora stata compresa pienamente dagli imprenditori.
L’Agenda 2030 dell’ONU sullo sviluppo sostenibile ha tra gli obiettivi quello di «costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione». Il cambiamento è quanto mai attuale e riguarda anche le imprese, che stanno già ripensando la scala dei valori su cui basare i loro prossimi passi.
L'Italia presenta un ecosistema start-up che viaggia a due velocità: da un lato la miriade di idee e iniziative, dall’altro la burocrazia eccessiva, una scarsa preparazione imprenditoriale ed un mercato forse ancora troppo timido. Axelle Andolina, Innovation Manager di L4V, ci aiuta a comprendere la situazione.
Lo scorso 15 maggio L4V ha partecipato alla prima edizione dello Spin Accelerator Italy, un contest-programma di accelerazione internazionale dedicato alle start-up che si muovono nell’ambito delle tecnologie e delle soluzioni per lo sport.
L'Agenzia per l'Italia digitale (AGID) ha pubblicato un libro bianco nel quale vengono sintetizzate delle linee guida per l'impiego sostenibile dell'Intelligenza Artificiale.
Il FinTechStage Festival 2018 esplorerà i temi della fintech, regtech, insurtech e dell'intelligenza artificiale attraverso un roadshow che toccherà Roma, Milano e Torino.
Laureati in linguistica e semiotica che si occupano di machine learning o filosofi che diventano automation ethicist. Le figure con un retroterra umanistico sono sempre più ricercate, anche nel settore ICT.
Quattro giorni a porte aperte, per tutti i cittadini, fra dibattiti, mostre, curiosità, seminari, performance, spettacoli, workshop, corsi di formazione e laboratori per scoprire i volti più inaspettati della cultura digitale.